sabato 10 agosto 2013

Frasi utili

La lingua di Landarya, è il frutto di mescolanze di varie lingue e dialetti parlati dai coloni arrivati nell'isola. Da radici valirane, le più frequenti, a mescolanze con la lingua dei dothraki. Nel tempo l'assimilazione e l'evoluzione fonologica ne hanno fatto una lingua unica per il suo genere, con la sua grammatica in continua evoluzione, risulta essere ancora oggi un fenomeno linguistico di notevole interesse.


ecco alcune frasi da conoscere: 

Thantew vethys je vaw nedheik thunglis vew murgul

Il Guerriero dice che perfino gli uominiI coraggiosi temono la morte

Ewfak - straniero (chiunque  non è di Landarya)

Vals morgul Ewfak! - Salve straniero!
Vals dokeh Ewfak! - Arrivederci straniero!
Athals Dosh Klew - Salve Vostra Eccellenza!
Choy – indica il posteriore di una persona (in maniera elegante)
Graddak - esclamazione di rabbia (senza insultare qualcuno)
My neew nex - E’ risaputo
Yeh affesanna – Mi fai prurito (da usare per qualcuno che non ti piace)
Ficheh jeax mow – Prendi la sua treccia (Usato in battaglia per incitare alla lotta)
Yeh jalaw adirs anney – Sei la luna della mia vita (ti amo a una donna)
Shek ma shurs anney – Il mio sole e le mie stelle (ti amo a un uomo)
Shurs gow ka jerey! – Le stelle fanno il tifo per te! (augurio)
Skith vaskuveh sha gunde ankile - Perchè amo le curve del tuo culo
Hazew rek asme - è quello che lei mi disse
Anneh veshik finema - Sono io quello che bussa
Athals ma yeru - Che la forza sia con te
Thir kanneko ma sharu - Vivi a lungo e prospera
Anneh indek jesh lammek - Bevo il tuo milk-shake
​Ashaks​ - orgoglio
Dosh Keleew - Grande Consiglio
Dothrakaan - Dothraki al singolare.
Dothraki - popolo e plurale.
Dothrakkoyeh -  eroe dothraki
Khal - capo dei Dothraki.
Khalisi - moglie del khal.
Khalasar - tribù Dothraki, comandata da un khal.
Ko (pl. Kos) - sono i luogotenenti del khal, comandano sottodivisioni del khalasar
Koy Koyé - (lett. "Sangue del mio sangue") tesoro (affetto).
Jey - particella vocativa (intraducibile)
Kesh yeu ray alegewa, jey vikas? - Hai visto oche, donna?
Jey Koy Koyé! - Sangue del mio Sangue!
Anneh, jey Khal, atek jeh - Io, il Khal, lo farò

sabato 3 agosto 2013

Storia di Landarya





Continente:
Essos
Regione:
Penisola ad Nord di Valyria, nel Golfo del Dolore (Mare dei Pirati)
Clima:
Temperato secco (simile a quello sud mediterraneo)
Fondazione:
più di 100 anni dopo la distruzione dell'Impero di Valyria
Tipo di governo:
Gran Consiglio (guidato dal Primo Consigliere)
Cultura:
Meticcia (Esuli di Valyria con influenze di Essos e Westeros)
Lingua Ufficiale:
Lingua Landaryana (dialetto Valyriano)
Abbigliamento:
Qualsiasi adatto a un clima caldo d'estate e temperato d'inverno
Convenevoli:
Saluto generico: Vals - Saluto di arrivo: Vals Morgul - Commiato: Vals Dokeh
Motto:
Il Guerriero dice che perfino gli uomini coraggiosi temono la morte
Thantew vethys je vaw nedheik thunglis vew murgul

Geografia:
Landarya è una città nell'omonima Penisola ad est della Regione di Valyria. La città ha il suo porto all'interno di una grande baia naturale, chiusa a Nord e a Sud da altissime montagne. Ad Ovest della città si estende un territorio pianeggiante e dunoso chiamato "Terre Bruciate". All'estrema propagine occidentale delle Terre Bruciate, confinanti con alte montagne aride, un' ampia oasi naturale. Tutto il resto del territorio di Landarya è montagnoso. L'approvvigionamento idrico è garantito da pozzi e sorgenti naturali. L'approdo è garantito da un porto fortificato. Clima mite, con estati calde ma secche e inverni temperati e piovosi.

Storia:
La storia di Landarya si fonde con la storia dell'Impero di Valyria che aveva come capitale l'omonima città che fu fondata più di 5000 anni prima dell'inizio della saga e distrutta in seguito al Disastro di Valyria. Le rovine della città si trovano su una penisola a Nord dell'attuale Penisola di Valyria, dove le coste sono scoscese, in seguito al terremoto che portò alla divisione dal resto del continente. Si dice che a Valyria siano conservati ancora numerosi tesori, risalenti a un'epoca precedente al disastro. Landarya fu fondata 100 anni dopo il Disastro di Valyria, sulle rovine di un villaggio abbandonato, in un territorio aspro, da alcuni esuli valiryani. Nel tempo Landarya acquistò fama di terra ricchissima e ai discendeti diretti dei valiryani si aggiunsero vari esuli provenienti dai due continenti: Essos e Westeros. Questa fama attirò a Landarya tanta gente in cerca di fortuna e rifugio, ed è per questo che Landarya è una città meticcia in cui convivono e si fondono diverse culture. Grazie ai segreti sopravvissuti alla distruzione di Valirya, al valore dei suoi abitanti, all'alchimia e ai riti misterici custoditi dai Sacerdoti dei Tre Dei e all'animo intrepido dei guerrieri dothraki, Landarya è sempre riuscita a prosperare e ad essere una terra sicura dagli attacchi delle popolazioni vicine.

Popolazione:
La comunità di Landarya è composta da:
1) Nobili: esuli di Westeros;
2) Mercanti: esuli provenienti dalle Città Libere di Essos;
3) Dothraki: guerrieri esuli dal mare dei Dothraki;
4) Sacerdoti: dediti al culto dei Tre Dei;
5) Liberi: cittadini liberi, nati a Landarya;
6) Schiavi: a servizio dei nobili o sacerdoti.

La Nobiltà è costituita da una popolazione pacifica, dedita all'agricoltura e all'allevamento. Abili spadaccini, ne apprendono sin da piccoli l'arte e i segreti delle lame di Landarya. Custodiscono gelosamente i segreti delle tradizioni di Valirya, a cui sono legati anche se di altra provenienza. Il ricordo di Valirya è così prezioso che ogni anno dedicano una festa alla città perduta. Nascondono tesori portati dalle rovine della città e hanno modi spiccioli e a volta furtivi. Il rappresentante dei Nobili è il Duca dei Draghi: il Lord di Landarya. Appartengono ai questa comunità tutti i nobili esuli dei due continenti.

Altro gruppo sono i Mercanti, sopratutto esuli delle Città Libere di Essos. Se la loro prima attività è il commercio, non è raro vederli dediti anche alla pirateria. Infatti non deve ingannare l'apparenza spesso ricercata, che nasconde facilmente l'astuzia e l'innato istinto al doppio gioco. Navigatori sopraffini, sono all'occorrenza guerrieri implacabili. Mantengono nella loro cultura la tradizione della lavorazione delle pelli, che commerciano come materiale pregiatissimo nei due continenti. Questi mercanti, ricchissimi, hanno modi a volte sgarbati e irrispettosi, e al loro interno accordano pari dignità ai due sessi. Il Rappresentante dei mercanti è "Lo Scarlatto", chiamato così per il suo mantello rosso scarlatto. Appartengono a questa comunità tutti i mercanti.

Altra comunità sono i Dothraki, che hanno formato il loro Khalasar, in seguito alla morte del Khal Drogo, non riconoscendo il comando alla Khalisi. Dopo aver preregrinato per Essos, si sono stanziati in un'oasi vicina alla città. Mantengono la loro cultura, mantenendo le loro tradizioni e il culto del Dio Cavallo. Popolo di guerrieri nomadi, sono stanziali all'estremo ovest delle Terre Bruciate, dove hanno il loro territorio e la loro autonomia. Vivono di agricoltura e allevamento. Hanno stretto un patto con la Città di Landarya, in cui si impegnano a garantire la difesa della città e del suo territorio fino al sacrificio della loro vita. Rappresenta   questa comunità il Khal. Appartengono a questa comunità solo i  dothraki e i loro schiavi.

I Sacerdoti che ufficilalmente si occupano del culto dei Tre Dei di Landarya, ma che nella realtà custodiscono i segreti dell'achimia e dei riti magici di Valirya. La magia che praticano è più una sorta di alchimia e di rituali di guarigione. L'uso della magia è ampiamente tollerata a Landarya. Non molto velata è, per esempio, quando viene impiegata per la costruzione di lame di spada forgiate dai fabri landaryani, famose per la potenza e la forza distruttiva. Rappresentante di questa comunità è il Gran Sacerdote. Appartengono a questo gruppo tutti gli adepti e i sacerdoti landaryani.

I Cittadini di Landarya sono gli abitanti della città liberi, che lavorano come artigiani o nei campi e che sono nati nella città. Riconoscono come loro signore il Duca dei Draghi e apprendono l'arte della battaglia nell'eventualità in cui la città si trovasse in pericolo. A volte risultano molto rozzi per i loro modi. Rappresentante di questa comunità è il Duca dei Draghi di Landarya. Fanno parte di questo gruppo tutti i cittadini liberi.

La schiavitù è accettata a Landarya, vi vivono schiavi provenienti da ogni angolo dell'impero, che lavorano nelle miniere o che sono a disposizione del villaggio dei dothraki. Le rivolte di schiavi sono state frequenti, ma sono state sempre sedate facilmente. Gli schiavi possono chiedere al Duca dei Draghi o al Khal dei Dothraki di essere liberati, diventando liberi,  lavorando come maniscalchi o in altre attività a supporto della vita del villaggio. La decisione sulla loro libertà è insindacabile. Fanno parte di questo gruppo tutti gli schiavi di Landarya.

Cultura e lingua:
La cultura di Landarya è, come già detto, il frutto del fondersi della cultura sopravvissuta al Disastro di Valyria, a cui si sono aggiunte e fuse le culture degli esuli di Westeros e di Essos, tra cui i Dothraki. La lingua ufficiale è un dialetto dell'Alto Valyriano, una sorta di dialetto frutto del fondersi delle altre lingue delle varie culture stanziatesi nel territorio, usato soprattutto nelle cerimonie ufficiali. La parlata landaryana è piena di parole molto forti, come è caratteristico di una civiltà fondata soprattutto sul commercio e la pirateria, che può stranizzare chi arriva per la prima volta nella città.

Religione:
La religione ufficiale di Landarya è politeista e deriva dalla misteriosa religione dei valiryani. Tre gli dei. Bleryon, è reappresentata come una donna incantevole che esce dal mare, creatrice della vita e degli uomini; Vagah un viandante in logori abiti neri, con un cappuccio, è il Termine Finale di tutto ed è il creatore del tempo ed è il responsabile del divenire di tutti i corpi; Merax è rappresentato come uno stallone bianco, creatore del mondo e delle dimensioni, protettore dei guerriri, ed è chiara l'influenza della religione dei Dothraki nell'aver trasformato tale dio nel dio cavallo della loro religione di origine.

Prodotti commerciali di Landarya:
L'acciaio di Landarya è una lega di metallo particolarmente resistente inventata nell'antica città di Valyria dove i fabbri lavoravano con il maglio e la magia. Il segreto della composizione della lega insieme agli incantesimi che le rendevano uniche, sono conosciuti solo ai Sovrani. Le spade forgiate con questo metallo, che riescono a mantenere il filo come nessun altro metallo, sono preziosi e rarissimi. Esistono centinaia di spade lunghe in acciaio della tradizione di Valyria, ma solo una manciata di "Arakh", la spada ricurva tipica dei Dothraki.

Le pelli landaryane sono trattate e conciate in un modo molto speciale e misterioso. Hanno morbidezza e adattabilità uniche. Ma la caratteristica maggiore è che tale lavorazione rende le palli capaci di proteggere dal grande freddo come dal grande caldo, manenendo il corpo alla temperatura ottimale in qualsiasi condizione atmosferica.

mercoledì 31 luglio 2013

Il Khal e la Khalisi

visita inaspettata del Khal Drako e della Khalisi Darryk





Viaggio nei mari

Dopo aver attraversato il Mare d'Estate, siamo arrivati in un'isola semideserta. Decidiamo di impiantare un accampamento, portiamo sulla terra ferma vettovaglie e il necessario per la scoperta dell'isola. Passata la prima sera, presi i cavalli dall'accampamento, di buon mattino, Ledy Rowenna Scarlett e Sir Wit Stark vanno in giro nell'isola. In lontanaza ruderi di un antico villaggio e all'orizzonte si vedono già le torri di un magnifico castello. Il giro nella boscaglia diventa faticoso, ma appena giunti al castello, chiuso dalle mura, scoprono i resti di un mercato, che per la varietà di cose e per la sistemazione strana e bizzarra, lasciano i due soprepsi e incuriositi. Il luogo deve essere stato abbandonato, e nelle vicinanze una confusione di alberi e animali allo stato brado. L'isola non pare adatta a impiantare una colonia. Tornati verso l'accampamento, i due, stendono rapporto a Khalisi Darryk, come da lei chiesto... Ecco le prime immagini dell'isola... 















dedicato a te Khalisi