Continente:
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Essos
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Regione:
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Penisola ad Nord di Valyria, nel Golfo del Dolore (Mare dei Pirati)
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Clima:
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Temperato secco (simile a quello sud mediterraneo)
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Fondazione:
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più di 100 anni dopo la distruzione dell'Impero di Valyria
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Tipo di governo:
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Gran Consiglio (guidato dal Primo Consigliere)
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Cultura:
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Meticcia (Esuli di Valyria con influenze di Essos e Westeros)
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Lingua Ufficiale:
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Lingua Landaryana (dialetto Valyriano)
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Abbigliamento:
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Qualsiasi adatto a un clima caldo d'estate e temperato d'inverno
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Convenevoli:
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Saluto generico: Vals - Saluto di arrivo: Vals Morgul - Commiato:
Vals Dokeh
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Motto:
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Il Guerriero dice che perfino gli uomini coraggiosi temono la morte
Thantew vethys je
vaw nedheik thunglis vew murgul
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Geografia:
Landarya è una città nell'omonima Penisola ad est
della Regione di Valyria. La città ha il suo porto all'interno
di una grande baia naturale, chiusa a Nord e a Sud da altissime montagne. Ad Ovest della città si estende un territorio pianeggiante e dunoso chiamato "Terre Bruciate". All'estrema propagine occidentale delle Terre Bruciate, confinanti con alte montagne aride, un' ampia oasi naturale. Tutto il resto del territorio di Landarya è montagnoso. L'approvvigionamento idrico è garantito da pozzi e sorgenti naturali. L'approdo è garantito da un porto fortificato. Clima mite, con estati calde ma secche e inverni temperati e piovosi.
Storia:
La storia di Landarya si fonde con la storia
dell'Impero di Valyria che aveva come capitale l'omonima città che fu fondata
più di 5000 anni prima dell'inizio della saga e distrutta in seguito al
Disastro di Valyria. Le rovine della città si trovano su una penisola a Nord dell'attuale Penisola di Valyria, dove le coste sono scoscese, in seguito al
terremoto che portò alla divisione dal resto del continente. Si dice che a
Valyria siano conservati ancora numerosi tesori, risalenti a un'epoca
precedente al disastro. Landarya fu fondata 100 anni dopo il Disastro di
Valyria, sulle rovine di un villaggio abbandonato, in un territorio aspro, da alcuni esuli valiryani. Nel tempo Landarya acquistò fama di terra ricchissima e ai discendeti diretti dei valiryani si aggiunsero vari esuli provenienti dai due continenti: Essos e Westeros. Questa fama attirò a Landarya tanta gente in cerca di fortuna e rifugio,
ed è per questo che Landarya è una città meticcia in cui convivono e si fondono diverse culture. Grazie ai segreti sopravvissuti alla distruzione di Valirya, al valore dei suoi abitanti, all'alchimia e ai riti misterici custoditi dai Sacerdoti dei Tre Dei e all'animo
intrepido dei guerrieri dothraki, Landarya è sempre riuscita a prosperare e ad essere una terra sicura dagli attacchi delle popolazioni vicine.
Popolazione:
La comunità di Landarya è composta da:
1) Nobili: esuli di Westeros;
2) Mercanti: esuli provenienti dalle Città
Libere di Essos;
3) Dothraki: guerrieri esuli dal mare dei Dothraki;
4) Sacerdoti: dediti al culto dei Tre Dei;
5) Liberi: cittadini liberi, nati a Landarya;
6) Schiavi: a servizio dei nobili o sacerdoti.
La Nobiltà è costituita da una popolazione pacifica, dedita all'agricoltura e all'allevamento. Abili spadaccini, ne apprendono sin da piccoli l'arte e i segreti delle lame di Landarya. Custodiscono gelosamente i segreti delle tradizioni di Valirya, a cui sono legati anche se di altra provenienza. Il ricordo di Valirya è così prezioso che ogni anno dedicano una festa alla città perduta. Nascondono tesori portati dalle rovine della città e hanno modi spiccioli e a volta furtivi. Il rappresentante dei Nobili è il Duca dei Draghi: il Lord di Landarya. Appartengono ai questa comunità tutti i nobili esuli dei due continenti.
Altro gruppo sono i Mercanti, sopratutto esuli delle Città Libere di Essos. Se la loro prima attività è il commercio, non è raro vederli dediti anche alla pirateria. Infatti non deve ingannare l'apparenza spesso ricercata, che nasconde facilmente l'astuzia e l'innato istinto al doppio gioco. Navigatori sopraffini, sono all'occorrenza guerrieri implacabili. Mantengono
nella loro cultura la tradizione della lavorazione delle pelli, che commerciano
come materiale pregiatissimo nei due continenti. Questi mercanti, ricchissimi,
hanno modi a volte sgarbati e irrispettosi, e al loro interno accordano pari dignità ai due sessi. Il Rappresentante dei mercanti è "Lo Scarlatto", chiamato così per il suo mantello rosso scarlatto. Appartengono a questa comunità tutti i mercanti.
Altra comunità sono i Dothraki, che hanno formato il loro Khalasar, in seguito alla morte del Khal Drogo, non riconoscendo il comando alla Khalisi. Dopo aver preregrinato per Essos, si sono stanziati in un'oasi vicina alla città. Mantengono la loro cultura, mantenendo le loro tradizioni e il culto
del Dio Cavallo. Popolo di guerrieri nomadi, sono stanziali all'estremo ovest delle Terre Bruciate, dove
hanno il loro territorio e la loro autonomia. Vivono di agricoltura e
allevamento. Hanno stretto un patto con la Città di Landarya, in cui si impegnano a garantire la difesa della città e del suo territorio fino al sacrificio della loro vita. Rappresenta questa comunità il Khal. Appartengono a questa comunità solo i dothraki e i loro schiavi.
I Sacerdoti che ufficilalmente si occupano del culto dei Tre Dei di Landarya, ma che nella realtà custodiscono i segreti dell'achimia e dei riti magici di Valirya. La magia che praticano è più una sorta di alchimia e di rituali di guarigione. L'uso della magia è
ampiamente tollerata a Landarya. Non molto velata è, per esempio, quando viene impiegata per la costruzione di lame di spada forgiate dai fabri landaryani,
famose per la potenza e la forza distruttiva. Rappresentante di questa comunità è il Gran Sacerdote. Appartengono a questo gruppo tutti gli adepti e i sacerdoti landaryani.
I Cittadini di Landarya sono gli abitanti della città liberi, che lavorano come artigiani o nei campi e che sono nati nella città. Riconoscono come loro signore il Duca dei Draghi e apprendono l'arte della battaglia nell'eventualità in cui la città si trovasse in pericolo. A volte risultano molto rozzi per i loro modi. Rappresentante di questa comunità è il Duca dei Draghi di Landarya. Fanno parte di questo gruppo tutti i cittadini liberi.
La schiavitù è accettata a Landarya, vi vivono schiavi
provenienti da ogni angolo dell'impero, che lavorano nelle miniere o che sono a disposizione del villaggio dei dothraki. Le rivolte di schiavi sono state frequenti, ma
sono state sempre sedate facilmente. Gli schiavi possono
chiedere al Duca dei Draghi o al Khal dei Dothraki di essere liberati, diventando liberi, lavorando
come maniscalchi o in altre attività a supporto della vita del villaggio. La decisione sulla loro libertà è insindacabile. Fanno parte di questo gruppo tutti gli schiavi di Landarya.
Cultura e
lingua:
La cultura di Landarya è, come già detto, il frutto
del fondersi della cultura sopravvissuta al Disastro di Valyria, a cui si sono
aggiunte e fuse le culture degli esuli di Westeros e di Essos, tra cui i
Dothraki. La lingua ufficiale è un dialetto dell'Alto Valyriano, una sorta di dialetto frutto del fondersi delle altre lingue delle varie culture stanziatesi nel territorio, usato soprattutto nelle cerimonie ufficiali. La parlata landaryana è piena di parole molto forti, come è caratteristico di una
civiltà fondata soprattutto sul commercio e la pirateria, che può stranizzare chi arriva per la prima volta nella città.
Religione:
La religione ufficiale di Landarya è politeista e
deriva dalla misteriosa religione dei valiryani. Tre gli dei. Bleryon, è
reappresentata come una donna incantevole che esce dal mare, creatrice della vita e degli uomini; Vagah un
viandante in logori abiti neri, con un cappuccio, è il Termine Finale di tutto
ed è il creatore del tempo ed è il responsabile del divenire di tutti i corpi;
Merax è rappresentato come uno stallone bianco, creatore del mondo e delle
dimensioni, protettore dei guerriri, ed è chiara l'influenza della religione dei Dothraki nell'aver trasformato tale dio nel dio cavallo della loro religione di origine.
Prodotti commerciali di Landarya:
L'acciaio di Landarya è una lega di metallo
particolarmente resistente inventata nell'antica città di Valyria dove i fabbri
lavoravano con il maglio e la magia. Il segreto della composizione della lega
insieme agli incantesimi che le rendevano uniche, sono conosciuti solo ai
Sovrani. Le spade forgiate con questo metallo, che riescono a mantenere il filo
come nessun altro metallo, sono preziosi e rarissimi. Esistono centinaia di
spade lunghe in acciaio della tradizione di Valyria, ma solo una manciata di "Arakh",
la spada ricurva tipica dei Dothraki.
Le pelli landaryane sono trattate e conciate in un modo molto speciale e misterioso. Hanno morbidezza e adattabilità uniche. Ma la caratteristica maggiore è che tale lavorazione rende le palli capaci di proteggere dal grande freddo come dal grande caldo, manenendo il corpo alla temperatura ottimale in qualsiasi condizione atmosferica.